Articoli
Che caratteriotipo sei?
Riconoscere il proprio carattere passa anche attraverso il tipo di contatto che abbiamo scambiato nelle nostre relazioni passate. Come siamo stati contattati dai nostri genitori? Che dinamica di contatto abbiamo ripetuto nel rapporto con i nostri partner? Siamo abituati ad abbracciare, a sentire l’altro attraverso il corpo, ad ascoltare il nostro corpo per prendere decisioni, ad avere confronti di forza o bisogno affettuosi nei rapporti oppure no? Ogni dinamica ci dice chi siamo e come reagiamo chiudendoci o aprendoci alle varie relazioni di vita.
Il contatto è uno degli aspetti più importanti della nostra identità, è sempre stato il principale mezzo di comunicazione sin dal periodo embrionale. L’effetto generato dai contatti significativi ha stabilito il primordiale senso di confine e appartenenza determinando poi la forma dei tessuti e degli organi. Ogni carattere si forma da un particolare contatto e richiede un particolare contatto per essere cambiato e trasformato.
L’intervento di integrazione fasciale si distingue dagli altri modelli perché durante le manovre vengono generate vibrazioni sulle fibre muscolari. Segmenti, gruppi di muscoli, o singoli muscoli, vengono lavorati con pressioni alternate e vibrazioni che dagli strati più superficiali raggiungono livelli profondi. Queste tecniche da un lato “svegliano” e attivano i recettori muscolari, dall’altro ripristinano velocemente la funzionalità delle strutture sottostanti e di tutti i sistemi fisiologici. Prova a riconoscere da queste brevi descrizioni e da queste illustrazioni a che carattere appartieni, se vuoi approfondire la conoscenza delle dinamiche personali, della storia, delle ferite e del lavoro specifico su ogni carattere guarda i prossimi articoli o consulta il libro: Lavoro corporeo di Integrazione Fasciale” di Marco Montanari.
Carattere evitante
La reazione immediata al rifiuto è la chiusura, il mettersi da parte, sparire, diventare invisibile. Il corpo della personalità evitante esprime, nelle sue forme, la quint’essenza di questi principi. La sua sagoma è striminzita, occupa il minor spazio possibile, appare ferma e congelata, gli arti sono esili, quasi si fossero fermati in un periodo specifico dello sviluppo.
Carattere dipendente
Il carattere dipendente manca di tono, presenta un corpo sottile, un bacino piccolo e le gambe deboli. La postura è collassata, parti specifiche del corpo sono flosce e cadenti, lo sono le guance, i seni, i glutei e le spalle. Ogni tessuto lasso produce atteggiamenti e sentimenti di sconforto e impotenza, qualsiasi ristagno nell’anatomia corrisponde con matematica precisione a una corrispondenza nell’atteggiamento.
Carattere dominante
Osservando il corpo della tipologia dominante la nostra attenzione si ferma alla parte superiore, possiamo notare quanto sia, soprattutto nell’uomo, espansa e gonfia. Se la metà inferiore del corpo ha la funzione di stabilire un contatto con la terra, sostenere, radicare, equilibrare e dare solidità, la parte superiore invece è il canale più importante nelle relazioni col mondo.
Carattere compresso
Il corpo rispecchia la dinamica del conflitto tra il desiderio della libertà e la castrazione. La fascia è come se premesse dall’interno su una pelle densa e spessa che contrasta l’emergere della pressione, gonfiandosi. L’apparato muscolare è robusto e voluminoso, si espande dal centro alla periferia su pareti flessibili e consistenti.
Carattere rigido
Il corpo del rigido rispetta nella sua forma e consistenza la sua denominazione: “rigido” appunto. C’è un’influenza diretta sul corpo di quella che è l’attitudine caratteriale: con un temperamento rigido si crea un tessuto rigido, viceversa il tessuto rigido influenza una rigidità nel comportamento. La tipologia rigida può presentare uno strato esterno morbido e un piano fasciale dalla consistenza dura più in profondità.
Le fibre in generale sono ristrette e robuste, il connettivo che le contiene forma un involucro poco flessibile. Il muscolo pur non essendo compresso è molto tonico e corto, resistente e nodoso. Al tatto la muscolatura può apparire sensibilmente tirata. Il movimento è limitato e scattoso.
L’integrazione fasciale come trattamenti e esercizi espressivi, insieme a percorsi di fitness e programmi di alimentazione, sono l’insieme di interventi mirati e completi, con solide basi teoriche, per un vero cambiamento e benessere.