Codice deontologico
Il costo della tessera associativa è di € 1,00
(normalmente è compresa nell’iscrizione ai corsi)
ll Codice Deontologico per Operatori, assistenti, tutor e senior tutore dell’Associazione Integrazione fasciale Italiana é un insieme di principi e regole che ogni partecipante alle formazioni ed ogni persona formata si impegna ad osservare nello svolgimento appropriato del proprio lavoro. Il risultato della presa a carico di queste norme sarà a vantaggio degli operatori e dei propri clienti.
Il Codice disciplina il comportamento degli Operatori di Integrazione fasciale ed è rilasciato in carta libera. È da tenere presente durante i seminari ed è un importante riferimento nel luogo di lavoro, nella migliore delle ipotesi è anche da tenere a disposizione dei Clienti. In caso di inosservanze, difficoltà o controversie, sia i Clienti che gli Operatori possono rivolgersi alla organizzazione didattica dell’associazione per essere consigliati e/o tutelati.
Come primo punto occorre tenere ben presente i seguenti concetti per argomento:
Principi di etica di base del lavoro corporeo
- Ogni relazione ed ogni rapporto si fonda sul contatto.
- Non esistono esseri umani isolati, ogni individuo non può essere separato dal contesto in cui è immerso, senza alcuna eccezione né in termini spaziali, né in termini temporali, né in termini relazionali.
- L’azione nel lavoro corporeo è la parte di un tutto, rappresentato da ciò che fluisce tra due soggetti etici (intenzionalmente orientati verso una relazione umanamente paritetica e consapevoli delle proprie responsabilità) in un contesto etico (espressamente fondato sulla pariteticità e su regole esplicite e condivise).
- In ottica fenomenologica, è da utilizzarsi lo strumento corporeo per porsi di fronte all’altro come soggetto mantenendo la dualità relazionale e nello stesso tempo comprendendo non solo il processo cognitivo, ma il processo affettivo-emotivo dell’altro. Comprendere è qui usato nel senso di prendere con sé e contemporaneamente essere in contatto con il processo che in sé stessi viene evocato dalla presenza dell’altro, senza fare confusione tra i due contesti.
- E’ necessario che gli operatori imparino a muoversi tra due sponde: atti leciti dei comportamenti (morale/diritto) e bontà dei comportamenti (etica). Le regole codificate permettono di distinguere comportamenti leciti da comportamenti illeciti
- Nell’attività di ricerca durante ogni contatto corporeo si è tenuti ad informare adeguatamente i soggetti in esso coinvolti al fine di ottenerne il previo consenso informato del lavoro che si sta svolgendo.
- Le pratiche corporee puntano sul potenziamento degli aspetti positivi degli individui per raggiungere, tramite l’intervento sulla salute ed il benessere, un miglioramento globale della qualità della vita.
- Ogni operatore è tenuto ad informare, nella fase iniziale, circa le regole che governano tale intervento ad impegnare, quando necessario, i componenti del gruppo al rispetto del diritto di ciascuno alla riservatezza.
Etica nei rapporti tra gli allievi durante le sessioni della formazione
- Occorre attenersi strettamente alle manovre insegnate nella formazione senza utilizzare mezzi propri o prendere iniziative personali.
- I contatti corporei non devono oltrepassare le aree illustrate ed entrare in zone sensibili e pericolose del corpo incluse parti intime e/o sessuali.
- Non ci devono essere da parte dell’operatore induzioni o suggestioni che siano pervasive e disturbino il lavoro nella sua correttezza anziché aiutarlo nel processo.
- Se dovessero verificarsi e persistere problemi durante le manovre che limitano o ostacolano il lavoro di coppia o di gruppo tra gli allievi è importante riferirlo ai docenti e ai tutor per trovare una adeguata soluzione.
- Se per una questione caratteriale, fisica, emotiva o personale un allievo dovesse riscontrare difficoltà nelle interazioni e nei lavori corporei occorre riferirlo in separata sede al docente o al tutor che provvederà a prendere in esame il caso.
- Ogni partecipante nel caso in cui non riesce a sostenere qualche intervento o a partecipare attivamente ad alcune manovre potrà interrompere in qualsiasi momento il lavoro a cui si sottopone.
Principi nel rispetto dell’esercizio del lavoro corporeo in ambito professionale
L’Operatore è tenuto a:
- Conformarsi alle leggi dello stato o del territorio dove egli esercita la propria pratica professionale.
- Conformarsi alle regole e agli obbiettivi dell’associazione, (vedi statuto dell’associazione).
- Provvedere ad una assicurazione personale per garantire la totale indennità in accordo con le regole della propria professione.
- Non usare il titolo di “medico”, “terapeuta” o il termine “terapia” se non consentito dalla pratica professionale svolta in base all’iscrizione ad albi o registri professionali abilitanti.
- Qualora l’Operatore abbia un’altra professione o si offra per altre pratiche, è importante che queste non siano incompatibili con la professione di Integrazione Fasciale, che ne diminuiscano il prestigio, o implichino disonestà. Qualsiasi altro metodo di trattamento o tecniche devono essere esercitate con una esperienza e competenza adeguate, avendo l’Operatore conseguito qualifiche idonee e osservando le regole d’esercizio stabilite dai corpi competenti.
Queste sono le restrizioni e le regole che l’associazione impone ai suoi membri per ragioni legali e professionali.
L’Operatore di integrazione fasciale si impegna ad accogliere il Cliente in ambiente dignitoso e pulito nel rispetto del suo cliente. A questi egli si rivolge sempre con cortesia, correttezza ed onestà.
L’Operatore deve praticare la sua professione con integrità e dignità.
L’Operatore deve agire con riguardo dei desideri e delle necessità del cliente.
L’Operatore è tenuto a non divulgare in pubblico notizie e fatti riguardanti il Cliente e a considerare ogni e qualsiasi relativa notizia ed informazione sotto il vincolo del segreto professionale, eccetto:
- Quando richiesto dalla legge.
- Nel caso di un’emergenza o di altra situazione pericolosa in cui, secondo l’Operatore, l’informazione può contribuire ad evitare possibili ferite al Cliente o ad altri.
- Quando il Cliente è d’accordo.
L’Operatore è tenuto al rispetto dello stato fisico ed emotivo del Cliente; non abusa di lui attraverso azioni, parole o silenzi, né approfitta in alcun modo del rapporto professionale.
L’Operatore di integrazione fasciale deve stimolare un atteggiamento attivante della personalità del Cliente per indirizzarlo verso l’individuazione, scoraggiando quindi qualsiasi forma di dipendenza.
Egli deve riconoscere il valore e l’individualità inerente ogni persona, a prescindere dal sesso, religione o razza.
A questo fine è importante che l’operatore cerchi, se necessario, ogni forma di collaborazione col medico curante o altre figure terapeutiche professionali.
E’ fatto obbligo all’Operatore di integrazione fasciale di fornire al Cliente un’immagine di sé stesso e della sua professione chiara e precisa, fornendo solo quelle prestazioni per le quali è qualificato.
Pertanto egli non invade campi dei quali non possiede la preparazione e soprattutto i requisiti ufficiali.
E là dove egli onestamente riconosca la non adeguatezza della sua opera rispetto al problema specifico del Cliente, è tenuto ad informarne questi in un modo chiaro ed esplicito, consigliando eventualmente altri orientamenti terapeutici.
ASSOCIAZIONE INTEGRAZIONE FASCIALE
SCOPI E OGGETTO SOCIALE
La associazione nasce come aggregazione di persone che si propongono di svolgere attività e tempo libero, ricreative e di promozione sociale nei settori della cultura, dello sport, dell’educazione e della promozione della salute.
La associazione non persegue fini di lucro, è apolitica, apartitica, aconfessionale e rigetta ogni discriminazione razziale e sociale, essa è retta dai principi della mutualità e persegue scopi sociali e altruistici.
L’Associazione ha come scopo sociale l’esercizio e la promozione di attività, incontri formativi, culturali, promuove la cura del corpo e la consapevolezza per affrontare la sofferenza ed il disagio dell’essere umano, è uno spazio di ricerca e di confronto relativo al benessere psicofisico della persona.
Valorizza la terapia e le forze di auto guarigione intrinseche all’individuo che favoriscono il processo di cambiamento.
Vuole offrire uno spazio in cui lo studio e la pratica delle tecniche e dei trattamenti manuali corporei, le attività motorie e le discipline salutistiche, le pratiche bioenergetiche e fasciali si integrano creando un’opportunità di relazione con se stessi. Questo ha lo scopo di conservare e trarre nuovamente beneficio dalla piena espressione delle risorse vitali dell’individuo.
Essa privilegia, a tal fine, le pratiche fisiche e manuali per la rieducazione del corpo e la conoscenza e la valorizzazione della nostra dimensione interiore. In particolare promuove la conoscenza e lo sviluppo dell’Integrazione Fasciale, un metodo che accosta interventi professionali sulla muscolatura originati dallo studio dei Meridiani Miofasciali, dal Rolfing, dalla Bioenergetica e dall’Integrazione Posturale che si propone di risolvere restrizioni e disagi e riportare il corpo e la psiche alla loro più armonica espressione e fluidità.
L’associazione desidera promuovere una cultura ed un’educazione della salute che non rifiuta l’eredità del metodo scientifico e della medicina convenzionale. Tuttavia valorizza la malattia come un’occasione evolutiva e la considera un evento significativo, utile e vitale, per il processo di individuazione dell’uomo.
Si propone, inoltre, di organizzare momenti culturali quali incontri, convegni, seminari, mostre su temi sociali, ambientali, scientifici, pedagogico-educativi, artistici, spirituali, salutistici e naturopatici.
L’associazione promuove, inoltre, attività educative, formative e di divulgazione scientifica e culturale, anche tramite la pubblicazione e la diffusione dei libri, giornali e riviste, che saranno cedute prevalentemente agli associati. Il tutto per rendere possibile la valutazione delle possibilità espresse dallo sviluppo delle conoscenze umane e per accrescere la consapevolezza come rimedio dello squilibrio tra le dimensioni interiore ed esteriore .
In ambito culturale l’associazione si occuperà delle seguenti attività:
- Formazione sui temi della salute, benessere psicofisico, tutela dell’ambiente naturale e sociale. Organizzazione di seminari, stage di formazione sui temi della salute, benessere, alimentazione, medicina, medicina naturale e olistica, tutela dell’ambiente in collaborazione con medici e terapeuti, professionisti della salute e della riabilitazione in genere, esperti ambientalisti ecc.
- Attivazione di forme di counseling e/o coaching, relazioni d’aiuto e sostegno, ricerca e mantenimento del benessere psicofisico attraverso trattamenti e terapie olistiche.
- Informazione attraverso convegni, conferenze, dibattiti, gruppi d’incontro, iniziative pubbliche, riviste, libri, opuscoli, programmi radio e televisione, siti web, concerti, mostre d’arte, seminari e soggiorni nella natura, viaggi culturali e di studio.
- Realizzazione di un sistema informativo in rete che raccolga e fornisca informazioni sulla salute, sulla tutela e sulla prevenzione.
- Collaborazione con altre associazioni culturali, ambientali, mediche, con enti pubblici e privati, scuole e istituti professionali, terapeuti e professionisti della salute naturale, olistica ed ambientale.
- Organizzazione di attività ludiche, educative e formative.
- Pubblicazione di testi, riviste, libri, materiale audiovisivo, e altro materiale didattico, informativo e divulgativo anche attraverso internet ed il web per le finalità e gli scopi dell’associazione.
- Attivazione di seminari, corsi di formazione, feste, manifestazioni, iniziative editoriali, mostre, attività e quant’altro si ritenesse opportuno al fine di promuovere la più ampia ricerca di consenso, collaborazione e partecipazione da parte di forze sociali, associazioni culturali e di volontariato, di operatori culturali, operatori sanitari, del mondo del lavoro e dei cittadini.
- Gestione, conduzione, manutenzione ordinaria di strutture di qualsivoglia natura sempre legate alle attività dell’associazione e dirette ai soci della stessa.
- Gestione della divulgazione di materiale promozionale in occasione e in funzione delle proprie attività i cui proventi saranno comunque reinvestiti nelle attività stesse dell’associazione.
- Nel caso la complessità, l’entità nonché la specificità dell’attività richiesta non possa essere assolta dai propri aderenti, avvalersi di prestazione di lavoro autonomo (liberi professionisti), oppure assumere lavoratori dipendenti.
L’associazione inoltre potrà svolgere qualsiasi altra attività connessa ed affine a quelle sopraindicate, utile alla realizzazione degli scopi associativi ed attinente ai medesimi, sia direttamente che indirettamente.