Trattamenti

I trattamenti sono individuali. Durano un’ora e si suddividono, a seconda del numero delle sessioni di trattamento, della qualità delle manovre e degli esercizi, in tre percorsi differenti:

  1. Trattamenti di Integrazione Fasciale
  2. Trattamenti di Integrazione Posturale
  3. Sessioni di Bioenergetica

1 – TRATTAMENTI DI INTEGRAZIONE FASCIALE

Si articolano in più incontri. Inizialmente avviene una valutazione della postura e dei blocchi fisici. Poi attraverso l’uso della respirazione e del movimento si agisce energeticamente sulle aree da trattare. L’azione segue circuiti muscolari ben precisi che provengono dal modello dell’Integrazione Fasciale. L’operatore utilizza progressivamente il suo peso per calibrare l’intervento sul corpo.

Le manovre che traggono ispirazione dalle tecniche di Rolfing® hanno una durata variabile da un minuto a diversi minuti. Attraverso l’uso delle dita, pugni, nocche, gomiti e mani, i tessuti vengono invitati distendersi ed assumono una consistenza sempre più flessibile, elastica e malleabile. Durante le manovre le esperienze emotive ed energetici contenuti nelle fasce emergono. Si manifesteranno sotto forma di calore, vibrazioni, formicolii e scatti involontari della muscolatura, nonché spontanee manifestazioni espressive ed emotive. Sono per l’Integratore Fasciale chiari segni del fatto che sta avvenendo una liberazione completa del tessuto. Esse esprimono concretamente le “energie” trattenute e la loro natura.

Queste correnti si distribuiscono su diversi livelli nel corpo: lunghezza, larghezza e profondità. La liberazione prevede l’intervento su tutte queste dimensioni, senza esclusione alcuna. L’integrazione Fasciale tiene in considerazione le catene muscolari dei meridiani che vanno dal cranio alla pianta del piede saranno trattate secondo le più recenti scoperte dei “Meridiani Miofasciali”, testo di Thomas Myers. Così come agisce sui sette anelli Reichiani che come cinture si stringono attorno agli occhi, la bocca, il collo, il torace, il diaframma, l’addome e il bacino.

Il cliente durante il trattamento non è passivo ma opera con l’operatore respirando, tendendo e rilasciando la fascia e muovendo gli arti interessati. Si delinea così uno scambio dinamico e interattivo utile al rilascio completo. Le manovre sulla corazza sono profonde, ma alla profondità ci si arriva attraverso una graduale e incisiva penetrazione di volta in volta adattata al tipo di tessuto e attitudine personale del cliente.

L’operatore estende così la sua intenzione a tutti gli aspetti, non solo fisici quindi, ma anche mentali, emotivi, e respiratori. Ristabilisce così le armoniche interazioni tra i sistemi e il riassetto posturale che avviene nell’equilibrio di tutte le funzioni. Il risultato del trattamento porterà un effettivo contributo alla nuova propriocezione del corpo oltre che alla trasformazione degli aspetti più disfunzionali e ripetuti della persona. L’Integrazione fasciale mette insieme molti riferimenti teorici e tecnici adeguatamente coordinati e aggiornati in base ad un’esperienza consolidata in anni di pratica. Questo fa dell’Integrazione Fasciale una sintesi e un lavoro corporeo olistico.

2 – TRATTAMENTI DI INTEGRAZIONE POSTURALE

Uniscono sapientemente tecniche, Bioenergetica e Gestalt e manipolazione dei tessuti fasciali. Le sessioni si svolgono su un materassino a terra, l’operatore con l’ausilio di dita, pugni, nocche, gomiti e tecniche di attivazione neurovegetativa lavora sulle fasce contratte rendendole marcatamente più flessibili ed elastiche. Il processo va dalla muscolatura più superficiale fino ai tessuti più profondi. Un percorso completo si articola in 10 sessioni di trattamento in cui si toccano tutti i principali muscoli del corpo umano.

Le sessioni di trattamento ricoprono varie zone: la parte alta, bassa, anteriore, posteriore, centrale, esse vengono trattate in un ordine consequenziale ideato appositamente per il rilascio completo delle corazze. Nelle ultime sessioni di trattamento si lavora specificatamente sugli schemi strutturali. Ogni seduta ha una durata variabile, ma il tempo minimo e necessario è di sessanta minuti.

L’Integrazione Posturale guarda al corpo sia da un punto di vista fisiologico, osservando i meccanismi biologici correlati, che personale, osservando gli scemi recalcitranti della persona. Vede il corpo come una cellula viva, pulsante e pensante, che agisce e interagisce con l’ambiente. Il rilascio dei tessuti nell’integrazione posturale passa attraverso tecniche di lavoro energetico coordinate appositamente col respiro ed il movimento. Il respiro intensificato sull’inspirazione è usato per caricare, a livello energetico, il tessuto da trattare. Esso viene successivamente scaricato durante le manovre, mentre il respiro si intensifica in espirazione.

La respirazione è uno strumento diretto. Agisce sul sistema nervoso e facilita la liberazione delle contratture muscolari. Sin dalla valutazione iniziale degli squilibri e l’osservazione della postura l’Integrazione Posturale usa il dialogo gestaltico e chiama in gioco l’espressione delle parti contratte. Il dialogo insieme alla manipolazione diventa la chiave diretta per accedere alle energie trattenute e condurle verso l’integrazione. Questo fa dell’Integrazione Posturale un vero e proprio percorso in cui il corpo inizia a trovare nuove proporzioni: i fianchi larghi diventano più stretti, il petto si espande, il tronco si allunga, il viso si rilassa, le spalle si aprono; nello stesso tempo le emozioni ed i pensieri si ancorano maggiormente.

3 – SESSIONI DI BIOENERGETICA

Agiscono sui blocchi muscolari dove è impedito il libero scorrere dell’energia. Dove persiste un mancato apporto di ossigeno e un conseguente calo del livello energetico.

I trattamenti agiscono sugli schemi che assumiamo per controllare le emozioni, essi si consolidano in relazione a traumi e atteggiamenti ripetuti. Ci abituiamo così a respirare in un modo cronicamente scorretto e a limitare i nostri movimenti.

Attraverso le manipolazioni ed esercizi di bioenergetica ci riappropriamo di un respiro più ampio e di movimenti più liberi. Il modello utilizza le mani, il movimento, e particolari esercizi per indurre il corpo in uno stato di vibrazione e benessere. In bioenergetica si lavora con l’energia, essa è implicata in tutti i processi della vita: nel mo-vimento, nel sentire, nel pensare, nell’esprimersi. Il modo in cui impieghiamo o distribuiamo l’energia crea la nostra attitudine personale.

Il rapporto esistente tra energia e attitudine personale è cruciale nel lavoro di Bioenergetica. Si lavora con manipolazioni, con la respirazione ed esercizi fisici specifici che aiutano a liberare i segmenti del corpo contratti. Ci sono i blocchi attorno agli occhi, alla bocca, al collo, al torace, al diaframma, all’addome e al bacino. Essi servono a proteggere l’individuo dalle esperienze emotive dolorose. A seconda dei casi è necessario intervenire per ridurre l’energia in eccesso o aumentarla sciogliendo le tensioni croniche e favorendo l’escursione del respiro. Si porta così la persona verso un piena vitalità ed un ritrovato benessere. Il numero degli incontri è variabile a seconda delle necessità riportate.